Con la messinscena di questo lavoro di Goldoni, a cui viene affiancato nella stessa sera Il medico volante di Molière, si cerca di riproporre le esperienze del teatro all’improvvisa già iniziate con l’Arlecchino servitore di due padroni. L’occasione particolare è costruita attorno alla presenza in Compagnia di un attore come Marcello Moretti, e al desiderio di offrirgli la possibilità di due ruoli particolarmente adatti al suo temperamento e al suo fisico, come quelli di Arlecchino e di Sganarello. È dunque il puro divertimento spettacolare che la regia si pone come obiettivo: nascono così un Amante militare – in cui viene messa in rilievo anche la gustosa satira della vita militare, tanto odiata dall’autore – tutto giocato sulle pantomime e un Medico volante comico-acrobatico.