Il rapporto tra Strehler e Čechov protagonista di una nuova sezione
Quattro diversi spettacoli, tra il 1955 e il 1974, segnano il percorso di graduale avvicinamento tra il regista e il grande scrittore russo
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Scopri di piùGiulia Lazzarini è la protagonista dello speciale dedicato allo spettacolo con cui Giorgio Strehler, nel 1986, inaugurò il Teatro Studio.
Scopri di piùEditi dal Piccolo con il Saggiatore, sono in libreria Lettere agli italiani e Shakespeare Goldoni Brecht
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Sono cinque i titoli mozartiani nel repertorio di Giorgio Strehler, a partire dal 1965, quando allestisce a Salisburgo Die Entführung aus dem Serail (Il ratto dal serraglio) – con la direzione musicale di Zubin Metha, le scene e i costumi di Luciano Damiani –, fino al dicembre 1997 e alle tre settimane di prova di Così fan tutte, spettacolo con cui il regista intende inaugurare il nuovo teatro di largo Greppi (oggi a lui intitolato) ma che non vedrà mai debuttare. Dopo l’improvvisa scomparsa del Maestro nella notte di Natale, lo spettacolo sarà completato dagli artisti collaboratori, per essere presentato al pubblico il 26 gennaio 1998, con la direzione di Ion Marin.
Nei 34 anni che intercorrono, oltre ad altre due edizioni del Ratto – nel 1969 per il Maggio Musicale Fiorentino (la direzione è nuovamente di Zubin Metha) e nel 1972 per il Teatro alla Scala (direttore Bernhard Conz) – vedono la luce tre capolavori: Le nozze di Figaro, allestito la prima volta nel 1973 al Teatrino di Corte di Versailles, con la direzione musicale di George Solti, le scene e i costumi di Ezio Frigerio, quindi rimesso in scena nel 1981 al Teatro alla Scala, a segnare l’inizio del fortunato sodalizio con Riccardo Muti, e con Franca Squarciapino a firmare i costumi; Die Zauberflöte (Il flauto magico), con il quale Strehler torna nel 1974 a Salisburgo, questa volta con la direzione d’orchestra di Herbert von Karajan, mentre è sempre Damiani a firmare scene e costumi; nel 1987 Don Giovanni, nuova collaborazione con Riccardo Muti, divenuto nel frattempo direttore musicale del Piermarini, scene e costumi della coppia Frigerio-Squarciapino.
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